Quando arriva un figlio, la vita cambia completamente, sia a livello personale sia a livello di coppia stessa: non si è più da soli, non si è più soltanto coppia ma si diventa una famiglia.

Non si è più due persone responsabili di se stesse, indipendenti e autonome, poiché arriva un neonato che è esattamente tutto il contrario di quello che i due sono stati finora: è dipendente in tutto, non è per nulla autonomo e richiede molte, molte attenzioni tanto che tra i genitori, che diventano nervosi, iniziano le prime discussioni e arrabbiature.

Secondo alcune statistiche i genitori possono arrivare ad avere circa cento discussioni l’anno (più o meno otto al mese il che vuol dire, in media, due a settimana) per differenti motivi e ragioni.

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Vediamo quali sono i nove motivi principali di discussione all’interno della coppia quando arriva un bimbo.

1. Educazione dei figli

Quando ci si innamora, si mette su famiglia e si pensa ad avere dei figli non si sa come ci si comporterà con i bimbi in arrivo: anche se si ha esperienza con i nipoti o con i figli di amici, si diventa madri e padri giorno per giorno e si impara continuamente. A volte si può credere di sapere come ci si comporterà un domani quando si avrà un figlio, ma quando il piccolo o la piccola arriva le cose sono diverse da come ci si immaginava e questo può portare a importanti differenze nell’affrontare le situazioni. Può succedere che uno dei due genitori sia più apprensivo e l’altro meno, uno che scatta al primo vagito del piccolo e l’altro che magari è più lento.

2. Gestione dei capricci

Il modo classico di gestire i capricci è quello di ignorarli, come fanno i genitori da sempre. Tuttavia, un capriccio è pur sempre un motivo di sofferenza per il piccolo e scatena in lui una lotta interna tra quello che vuole fare, o ottenere, e la realtà che è diversa. Non capisce il perchè di questa situazione e quindi fa i capricci: è il suo modo di farci presente un problema e ignorarlo non è certo la soluzione migliore, e nella coppia possono sorgere conflitti in merito a queste situazioni.

3. Disaccordo tra i genitori

Succede che un genitore dica “così e l’altro cosà” e il litigio tra i genitori è dietro l’angolo quando nessuno dei due cede perché considera la sua risposta la più logica o la migliore per il piccolo.

4. Non rispettare una punizione

Succede che uno dei genitori decida una (piccola) punizione per il proprio figlio (Non hai fatto i compiti, quindi non vedi la TV) e l’altro, invece, sia più accomodante. O ancora si minaccia una punizione e poi non la si commina. Iniziano così le discussioni in famiglia: “Non hai polso” oppure “Hai detto che l’avresti punito e non l’hai fatto” e via dicendo.

5. Essere troppo autoritari

Accade che uno dei due genitori gridi, perda le staffe o imponga al piccolo di casa una punizione che l’altro genitore considera esagerata o troppo dannosa per il figlio.

6. Il pianto

Che fare quando il bebè piange? Andare subito a tranquillizzarlo o lasciarlo piangere un pochino perché si abitui piano piano e non diventi capriccioso? È bene sempre prestare attenzione ai bambini perché il loro cervello non è formato e necessita di imparare a essere tranquillizzato. Però non tutti la pensano così e anche questo può essere occasioni di tensioni in famiglia.

7. I regali

Quanto spendere per un regalo di compleanno? E per Natale? E per le altre feste? C’è chi pensa che si debbano fare regali costosi, altri che invece sostengono che “hai nostri tempi non avevamo cosi tante cose ed eravamo lo stesso felici”. E giù a discutere!

8. Le ricompense per i figli

Quando è bene dare un premio al piccolo e quando no? E poi, i premi sono positivi o meno? E se lo si premia, il bambino fa le cose per ricevere il premio o perché riconosce un valore a quello che deve fare (i compiti, per esempio)? Come si vede, le occasioni per pensarla diversamente non mancano e i genitori potrebbero vederla in maniera molto diversa in questo campo.

9. La nanna nel lettone

Altro argomento che può generare discussioni tra i genitori: È bene che il figlio dorma nel lettone? Uno dei due potrebbe dire di si, in modo che tutti dormano meglio e per tutta la notte, l’altro potrebbe sostenere che i bimbi devono dormire nel loro letto e nella loro cameretta anche se piangeranno un pochino.

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